Busto Arsizio, ottenuto tavolo scientifico con i pro-test

  • Busto Arsizio, ottenuto tavolo scientifico con i pro-test
  • ottenuto tavolo scientifico con i pro-test

Un tavolo scientifico e la promessa di un luogo di studio per la ricerca senza animali.

Busto Arsizio, ottenuto tavolo scientifico con i pro-test. Oggi 28 febbraio 2014, l’associazione Animalisti Onlus, con la collaborazione di altre associazioni e singoli attivisti è riuscita ad ottenere un tavolo di confronto pubblico tra ricercatori pro-test e ricercatori di metodi sostitutivi. GLi attivisti presenti, provenienti da Bologna, Milano, Roma, Varese e hinterland lombardo, hanno appreso la notizia con un velo di speranza.

La promessa di Farioli

Infatti, il Sindaco Gianluigi Farioli si è detto disponibile di organizzare un tavolo pubblico. Entro il 25 aprile, questo tavolo di confronto scientifico, si terrà nelle sale del Comune. Il momento sarà pubblico ripreso anche dalla web-tv in sreaming nazionale e dal nostro sito internet.

Cosa assai più importante è la promessa del dott. Farioli. Questi, ci ha garantito che farà di tutto per mettere a disposizione della nostra associazione un capannone. Per lo studio e lo sviluppo di metodi scientifici sostitutivi alla sperimentazione animale. Questo è un grande traguardo mai raggiunto fin’ora e che fa ben sperare nel genere umano. La nostra speranza e che ora gli animalisti non si facciano sfuggire questa occasione e restino uniti fino alla fine.

Sperimentazione alternativa o sostitutiva

Ci teniamo a specificare che la frase “metodi alternativi” è usata per combattere i metodi in vivo utilizzati dai laboratori di ricerca. Sono considerati “alternativi” tutti i metodi che utilizzano meno animali, che causano meno sofferenza durante l’esperimento, oppure che siano sostitutivi del test animale.

E’ del tutto logico intuire che se la rilevanza per l’uomo dei modelli animali è scarsa, il miglioramento e la riduzione dei test animali non hanno molto senso dal punto di vista scientifico. Come generalmente non ce l’ha l’impiego di tessuti ed organi animali quando la specie di riferimento è l’uomo.
Ne viene da se che sostituire il vivo, con altre metodologie si configura  come unica soluzione possibile dal punto di vista scientifico.

Come è stato appena detto, il termine “alternativa” in questo contesto diventa inappropriato. Infatti, indica che esiste già una soluzione pienamente funzionale (l’animale) e ne vogliamo un’altra che funzioni allo stesso modo, con la stessa efficienza, appunto un’alternativa.
Ma non abbiamo bisogno di metodologie che funzionino allo stesso modo dell’animale, perchè non esiste attualmente alcuno studio soddisfacente che stabilisca la rilevanza del modello animale per la specie umana.

Il modello animale deve essere abbandonato

In seguito a quanto emerge dalle nuove conoscenze e dalle più recenti revisioni, sono sorti invece molti dubbi in merito alla rilevanza del modello animale. A Busto Arsizio abbiamo ottenuto un tavolo scientifico con i pro-test. Tuttavia, quello che ci preme è lavorare affinchè il modello animale sia abbandonato da tutti i laboratori di ricerca italiani.
Quello di cui abbiamo bisogno sono metodologie opportunamente validate e rilevanti per la specie umana, che sarebbe più corretto chiamare “metodologie sostitutive”, piuttosto che “metodologie alternative”.

Cosa dice l’Europa

La legislazione europea, ha stabilito che l’utilizzazione degli animali dovrà essere applicata “solo quando necessario e non si può farne a meno”, ma a noi questo non basta, anche perché la maggior parte dei laboratori ignora questa direttiva.
Noi vogliamo che i soldi per la ricerca siano dati a chi fa procedure di validazione senza animali, a chi ricerca e studia i veri metodi sostitutivi.

Sul perché si continui ad utilizzare animali la risposta è quindi abbastanza semplice, gli animali sono utilizzati perché la legge obbliga a farlo. Esiste molta resistenza al cambiamento, le sovvenzioni statali e le donazioni alimentano le vecchie e desuete validazioni. Infatti, se la ricerca focalizzata sull’uomo viene frenata e perché le procedure di validazione ufficiali sono lente e laboriose, oltre a non contemplare ancora un approccio integrato alla validazione.

Acquisire consapevolezza è di primaria importanza

In definitiva per noi è necessaria la consapevolezza, l’importanza e l’urgenza di dover cambiare prospettiva e approccio alla luce di quanto è emerso in letteratura in questi ultimi anni, e pertanto a gran voce chiediamo ai governi, in questo caso a Matteo Renzi di adoperarsi per cambiare passo sulla ricerca scientifica e porre fine alla strage di animali.

Condividi
  • Facebook
  • Twitter
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • email
  • LinkedIn
  • MySpace
  • Print

Potrebbero interessarti anche...