E’ primavera svegliatavi Riccetti, attenti a non ferirli

Come tutte le primavere che si rispettano, anche quest’anno ci sono animaletti che si svegliano dal letargo.
Tra questi spicca uno tra i più simpatici e innocui, Il Riccio.

E’ primavera svegliatavi Riccetti, attenti a non ferirli

E’ primavera svegliatavi Riccetti, attenti a non ferirli

E’ primavera svegliatavi Riccetti, attenti a non ferirli. Quando si svegliano dopo il letargo invernale, tornano a farsi vedere e può capitare di trovarne qualcuno in giardino, o in altri luoghi dove si rifugiano per ripararsi dalle temperature ancora freddine. Specialmente la sera dopo il tramonto.

Cosa fare se ci imbattiamo in un riccio in giardino o in altro luogo?

Potrebbe capitare di imbatterci in un piccolo Riccio o in uno più grande, in ogni caso fate attenzione, lì vicino ci sta il loro rifugio.

Cosa NON fare assolutamente
! I Ricci vanno ghiotti ad esempio delle crocchette di cani e gatti, ma fanno loro molto male, così come il latte che è VELENOSO per i Ricci. Non date loro cibo di altri animali, può essere davvero fatale per questi teneri animaletti.

In genere il riccio non ha bisogno di noi. Tuttavia, se il Riccio è malato o ferito, si deve contattare subito un centro di recupero animali selvatici (Cras), ma anche un’associazione come la nostra. Solo in caso di effettiva urgenza è possibile portarlo da un veterinario che si occupa di fauna selvatica. E si, perché il Riccio è anch’esso Patrimonio Indisponibile dello Stato e come tale è protetto.

Evitare di mettere veleni in giardino, ad esempio veleni per lumache o altri animali.
Altra cosa su cui fare attenzione è al taglio dell’erba, facilmente finiscono sotto le lame e muoiono. Anche il fuoco li uccide, quindi niente sterpaglie bruciate.

E’ primavera svegliatavi Riccetti, attenti a non ferirli e anon far loro del male, sono innocui e protetti dallo Stato Italiano.

IL RICCIO chi è e quali sono le sue prerogative?
ll riccio è molto abile nel percepire segnali di natura olfattiva. Il suo principale senso infatti è l’olfatto. Il naso è grosso, nero ed assai mobile: i canali olfattivi sono costantemente umettati da una mucosa. Anche il senso del tatto è ben sviluppato; meno importante per loro è la vista, in ogni caso i ricci sono in grado di vedere fino a 30 m di distanza di giorno e fino a 12 m di notte. Nonostante le piccole orecchie seminascoste dal pelo, i ricci sono infine in grado di udire frequenze comprese fra i 250 ed i 60.000 Hz, quindi ben dentro gli ultrasuoni: ciò aiuta l’animale nella ricerca del cibo.

Ma cosa mangia il Riccio?
Il Riccio è prevalentemente onnivoro, la sua alimentazione si basa su invertebrati di vario tipo e non disdegna nemmeno di mangiare piccoli mammiferi, soprattutto topi, di cui è considerato un cacciatore spietato. Tuttavia il Riccio si ciba anche di ghiande, bacche, frutta nutrendosi in casi estremi anche di foglie.
ATTENZIONE, come abbiamo già detto, il latte vaccino è un veleno per i ricci: non potendo digerire il lattosio, esso provoca in loro forti diarree, che conducono alla morte dell’animale.

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