Massima condivisione per Angelo

 

angeloA Sangineto in provincia di Cosenza 4 “giovani” criminali impiccano un randagio “Angelo

Massima condivisione per Angelo. Questa è la petizione che porteremo al dott. Giordano Procuratore Capo di Paola. Vi preghiamo di stampare e far compilare accuratamente ai vostri amici tutti i dati e la firma. Tuttavia, potete firmare online con mail autentica, false mail invalideranno la petizione.

Sarà possibile firmare l’8 ottobre a Pavia in occasione del Corteo.

Partenza corteo ore 15,30 dal Ponte Coperto di Pavia, arrivo Piazza della Vittoria.
Sono graditi striscioni bandiere di tutte le associazioni e gruppi partecipanti.
Non sono ammessi atti di violenza di nessun tipo.
Infatti, a Sangineto in provincia di Cosenza 4 “giovani” criminali impiccano un randagio “Angelo” amato da tutto il paese, lo bastonano, lo torturano e lo uccidono a bastonate con efferatezza e crudeltà estrema.

Successivamente i quatto mascalzoni, hanno pubblicato il video sui Social Network. Massima condivisione per Angelo di Sangineto

La rete internet e tutti i cittadini italiani sono indignati. Il video viene rimosso e in tutta Italia si muovono attivisti e associazioni organizzando presidi, cortei e proteste.

Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale:

  1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale. Ovvero, lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro.
  2. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate, ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
  3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.“

Chiediamo alle autorità competenti di punire questi soggetti con il massimo della pena prevista dalla legge

rinchiudendo gli stessi nelle patrie galere a meditare sulla efferatezza delle loro azioni. Nel contempo chiediamo al governo di inasprire le pene per questi reati. Infatti, come dimostrato queste azioni, nel tempo, hanno portato ad azioni sempre più gravi e crescenti.
Giustizia per Angelo

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