Carne infetta spacciata per pregiata, sequestri in 78 allevamenti

Carne infetta spacciata per pregiata, sequestri in 78 allevamenti

La carne infetta, una piaga in crescente aumento

Un traffico di carni infette. Carne infetta spacciata per pregiata, sequestri in 78 allevamenti. La provenienza della carne è stata contraffatta. La scoperta grazie ad un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute in 78 allevamenti in tutta Italia.

L’ipotesi è illecita commercializzazione di bovini infetti. Con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata. L’operazione, denominata “Lio“, condotta dai Nas di Perugia, si è estesa anche alle provincie di: Arezzo, Avellino, Bari, Foggia, L’Aquila, Latina, Lodi, Matera, Padova, Perugia, Pesaro Urbino, Pistoia, Potenza, Ravenna, Rieti, Roma, Siena, Terni, Torino, Verona e Viterbo.

Coinvolti veterinari che facevano risultare sani gli animali.

La prima fase dell’indagine ha portato alla scoperta di un traffico illecito di bovini colpiti da malattie infettive, alcune delle quali trasmissibili all’uomo. Gli animali, nati in aziende dell’Italia meridionale e insulare, avviati alla macellazione in tutta Italia. Così, la carne infetta spacciata per pregiata, ha prodotto sequestri in 78 allevamenti italiani.

Non basta uccidere gli animali, per questi soggetti è necessario anche contraffare le loro carni per avere un maggiore profitto, così l’Associazione Animalisti che ha protestato con il Governo chiedendo maggiori controlli sia agli allevamenti che presso le strutture sanitarie che dovrebbero essere preposte al controllo.

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