Dibattito alla Cattolica di Milano sulla vivisezione

Lo scorso 17 marzo gli studenti dell’Univeristà Cattolica di Milano, hanno organizzato un dibattito sulla vivisezione. Le case farmaceutiche non investono in ricerca per le malattie rare in quanto la cura sarebbe venduta a pochi clienti e quindi il costo della ricerca supererebbe il ricavo della vendita del farmaco, ed ecco che nascono fondazioni tipo Telethon che sfruttando queste lacune intascano soldi solo in parte destinati alla vivisezione. L’associazione Animalisti Onlus era presente ed ha filmato gli interventi. Poche parole da parte nostra, lasciamo il giudizio ai nostri lettori.

Buona visione

RITA LEVI MONTALCINI 
Non sono animalista. Sono per il controllo e la dignità dell’animale. Tanto è che giovane, ancora adolescente, ho rifiutato qualunque esperimento che potesse comportare sofferenza al cucciolo, specialmente la vivisezione. Quindi io ho mai cambiato, sono sempre stata per il rispetto dell’animale, ho rifiutato la carriera di sperimentazione che non accettavo. Quando io ero in America ho visto tagliare le corde vocali agli animali domestici per non sentir le loro urla. Questo è atroce: non soltanto si fa soffrire l’animale ma gli si impedisce di dimostrarlo. Ho fatto un esperimento su un primate, un piccolo, e si è ribellato, era semplicemente un’iniezione innocua, ma la sofferenza che io vedevo mi ha impedito di lavorare anche a livello dei primati subumani.

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