Transazione ecologica non prescinde da difesa biodiversità

Cingolani avrà il coraggio di difendere gli orsi del Casteller.

Transazione ecologica non prescinde da difesa biodiversità

Transazione ecologica non prescinde da difesa biodiversità

Transazione ecologica non prescinde da difesa biodiversità, orsi compresi. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha incontrato a Roma il nuovo ministro della Transazione Ecologica, Roberto Cingolani. Sul tavolo dell’incontro, il carceriere degli orsi del Casteller, Fugatti, ha ragguagliato anche sulla questione della gestione dei Grandi Carnivori.

Com’era immaginabile, Fugatti ha informato il ministro che le azioni provinciali sono conformi rispetto a  quanto stabilito da Ispra. Alludendo alle nuove linee guida della provincia di Trento relativamente alla PERICOLOSITA’ degli orsi presenti sul territorio.

Tuttavia, il punto oscuro è proprio sul concetto di PERICOLOSO

dal momento che da mesi, esperti di fauna selvatica di indubbia competenza ed esperienza, ribadiscono che non esiste “l’orso pericoloso”, ma l’orso che si comporta da orso.

In realtà, è l’approccio della Provincia di Trento e di molti suoi abitanti che è completamente sbagliato e privo di quelle minime basi di competenza nell’approcciarsi a questo animale. Sono infatti noti casi di inseguimenti a danno del plantigrado e di comportamenti umani atti a provocare la reazione di difesa dei cuccioli da parte delle madri.

Ci domandiamo se il Fugatti ha informato il ministro Cingolani delle numerose denunce per maltrattamento depositate alla Procura di Trento. Denunce fatte da molte associazioni e dai Carabinieri Cites inviati dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In ogni esposto si ribadiscono che le condizioni dei tre orsi chiusi al Casteller sono inaccettabili. Sopratutto dal punto di vista etologico, configurando, appunto, il grave reato punito all’art. 544bis del codice penale.

Ricordiamo che la transazione la transazione ecologica non prescinde da difesa della biodiversità, orsi compresi

Dobbiamo chiederci se il “presidente” Fugatti ha informato il nuovo ministro che i termini per le indagini preliminari sono in scadenza e che sono in molti in tutta Italia ad aspettare un pronunciamento in merito.

Noi non conosciamo i dettagli dell’incontro tra i due amministratori della cosa pubblica. Proprio per questo motivo, la nostra preoccupazione è che la versione del Fugatti circa la detenzione degli orsi trentini è stata presentata al neo ministro in una versione edulcorata.

La captivazione degli orsi e la loro prigionia negli ormai disvelati loculi di cemento è stata resa possibile utilizzando la motivazione del “pericolo in base alla norma sulla sicurezza pubblica”. Questo ha di fatto permesso al Trentino di scavalcare la norma nazionale a tutela della fauna selvatica.

Tale motivazione, contestata da chi lotta per la liberazione degli orsi, ha i toni del paradossale, dato che nessun orso ha attaccato veramente qualcuno e che alcuni episodi, ancora da chiarire, si sono svolti in alta quota e non certo al centro della piazza di Trento.

Ci domandiamo, ma queste cose sono state riferite al ministro Cingolani?

E’ corretto che il nuovo ministro ascolti soltanto chi sta imprigionando gli orsi? Crediamo che sia oltremodo doveroso. Chiedere un incontro istituzionale tra il ministro ed i rappresentanti delle associazioni. Le quali ormai da tempo, stanno lottando per la libertà dei plantigradi e che hanno presentato formale denuncia all’autorità giudiziaria.

Come sempre potete Contattarci per maggiori informazioni, consigli o critiche, oppure fare una donazione per aiutarci ad aiutare gli animali.

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